Basterebbe avere la lavorazione invece che a cielo aperto a cielo chiuso , questo impedirebbe alle polveri di essere liberate sia nel ciclo lavorativo che dai cumuli con il vento
I dati ARPAe della conferenza dei servizi del 2016 hanno messo in luce che si può arrivare ad una presenza di 25000 particelle di vetro per mc di aria, da 1 a 10 micron , valori elevatissimi che devono fare riflettere tutte le istituzioni ,con valori che rispetto al 2012 sono in netto aumento, e quindi rendendo di fatto inutili tutti gli interventi istituzionali fino a qui emessi o “applicati “.
Come per la serata del Febbraio 2016 , in merito ai conglomerati bituminosi , alle diossine liberate , AIF fece da cassa di risonanza al timore degli abitanti di S Cesario , ieri sera è accaduto qualcosa che ha nuovamente unito i cittadini , questa volta pare con il desiderio di decidere del proprio futuro per lasciare ai figli una terra respirabile .
Probabilmente a fine serata molti presenti hanno ricevuto maggiori chiarimenti dagli esperti , compreso gli eventuali rischi di tale attività , compreso che le particelle a seconda della grandezza possono anche entrare nel torrente circolatorio , e soprattutto compreso che la industrializzazione ha risvolti che se non sono gestiti correttamente può causare gravi danni , ma soprattutto che occorre una presa di coscienza , come hanno dato i cittadini stessi , per pretendere che i capisaldi della vita siano tutelati .
Il presidente di AIF Ambientinforma
Dott Monfredini Roberto
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