“Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere.” Italo Calvino

Medicina Democratica: LUIGI MARA E LA THYSSENKRUPP DI TORINO

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Oggi si celebra il funerale di Luigi Mara, fondatore di Medicina Democratica quarant’anni fa insieme al prof. Giulio Maccacaro;
Oggi è uscita la sentenza definitiva della Corte di Cassazione di condanna degli imputati della ThyssenKrupp. 
Luigi Mara ha finalmente avuto ragione. Occorre dedicare a lui questa sentenza e questa vittoria.  Sono passati quasi 8 anni dall’inizio del processo  con l’accusa di omicidio doloso da parte del Procuratore della Repubblica Raffaele Guariniello. Successivamente la Corte d’Assise d’Appello di Torino ha derubricato l’omicidio doloso in omicidio colposo, pur mantenendo elevate le pene.
In tutto questo Luigi Mara ha avuto una gran parte, con l’aiuto di altri esperti di Medicina Democratica (Thieme e Colombo) ha prodotto un grosso dossier su tutta la vicenda Thyssen, esponendola puntualmente davanti al Tribunale di Torino. Questo grande lavoro si è aggiunto a quello del Pubblico Ministero e degli  altri consulenti   che è stato in grado di provare la fondatezza delle accuse arrivando alla sentenza finale della Cassazione di ieri in tarda serata. Si consideri che Medicina Democratica è l’unico ente collettivo che è rimasto nel processo fino alla fine, mentre tutti gli altri, enti pubblici e sindacati, hanno accettato una transazione che li escludeva.
Diciamo ancora una volta finalmente e diciamo ancora una volta grazie a Luigi Mara.
Grazie Luigi, il tuo lavoro è servito. Tutti i processi nei quali ti sei impegnato a partire dal primo, ormai lontano nel tempo, contro il Petrolchimico di Marghera hanno portato ad una  maggiore determinazione nei famigliari delle vittime e in tutti coloro che lottano per eliminare la nocività nei luoghi di lavoro e nell’ambiente; a richiedere giustizia, sempre e comunque, nonostante i tempi lunghi e le difficoltà di ogni tipo; non solo, ma hanno aumentato anche  fra i cittadini una la presa di coscienza dei diritti, in particolare, quello costituzionale di tutela della salute.  

Milano 15 maggio 2016


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