“Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere.” Italo Calvino

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

                                                     

 

Camminavamo sul greto del fiume con i carabinieri e alzando lo sguardo al cielo si notava la differenza  tra il luogo del torrente nel quale eravamo immersi e il resto, dopo il ponte , verso Torremaina , gli alberi rinsecchiti, i sacchi che uscivano dalla sponda, l’amianto impilato , i fanghi da rosso a grigi in strisciate continue , le partite di mattonelle incastrate, la morte insomma .

Sentivamo di domenica il rombo dei motori da cross di quella pista abusiva nata e cresciuta per anni sul maggior sito inquinato ceramico della RER, parlavamo con i ragazzi del pericolo che correvano respirando a pieni polmoni le polveri ricche di metalli pesanti e amianto.

Ora per fortuna non ci sono più, dopo il sequestro.

 

 

 

 

Siamo andati a vedere sotto la pioggia, di notte ( perché di notte ?) poche sera fa, i potenti Caterpillar a fari accesi ,  segare tutti gli alberi  del torrente fino al ponte. Quella che prima da lontano era visibilmente una netta demarcazione tra il disastro ambientale provocato dall’incuria e da persone che coscientemente hanno devastato un territorio e che la Magistratura ha dichiarato impossibili da identificare, e il rigoglioso prolificare dell’ecosistema vegetale a ridosso di un torrente.

Abbiamo visto impilati  e tagliati a pezzi , tutti gli alberi sani che da 40 anni erano riusciti ad ergersi in quel luogo contaminato dall’incuria dell’uomo,  che ha considerato quella terra, madre della vita ,  il bidone dell'immondizia nel quale nascondere coscientemente i rifiuti della produzione ceramica.

 

Abbiamo visto caratterizzazioni sbagliate e pagate profumatamente; imposizioni del Ministero non considerate minimamente; comunicati stampa della Provincia di inizio bonifica di 14 anni fa lasciati nel cassetto; 20 anni di coltivazioni agricole come se quei 30000mc di metalli pesanti fossero humus; abbiamo sentito allevatori dire di avere avuto la vacche mandate al macello per saturnismo ( intossicazione da piombo ) .

Abbiamo visto il torrente pieno di frammenti di amianto nel greto , nelle sponde , ancora lì  incastrato sotto la vegetazione. Ne hanno asportato 10 Qli in Primavera ma ne hanno lasciato una parte frantumata sulla sponda e mai tolta .

Pensavamo,  illuminando un problema definito nel 1989  dallo stesso Ministero e dall’ASL “DISCARICA ABUSIVA DI RIFIUTI TOSSICO NOCIVI SPECIALI “, di ottenere il plauso dell' attuale  Amministrazione.

Confidavamo che la stessa si dissociasse dalle precedenti Amministrazioni per comportamenti limite.

 

Abbiamo compreso che forse la paura del Baganza ha contagiato anche Modena. 

Il fiume era pieno di alberi secchi da decenni.

Morti nella completa incuria.

Lo avevamo segnalato , videoripreso , ma non ci spieghiamo l' abbattimento di  tutte le piante sane d’alto fusto fuori dal greto del fiume.

Lo stesso problema poche settimane fa si è verificato a Portile dove la tecnica è stata la stessa:  abbattimento radicale di tutte le piante sane e non .

 

Alla richiesta legittima dell’OIPA di spiegazioni in merito, il Sindaco di Castelvetro risponde con pochissime righe ma estremamente chiarificatrici :

 

“…Le segnalo che il Tiepido è stato solo pulito dal Servizio Tecnico di Bacino  di Modena e che a loro ed al sottoscritto del Vostro Sequestro non interessa niente perché inutile dannoso ed illegittimo..

ps: Non ho tempo di rispondere ad ogni sciocchezza: il mondo non finisce alla Frattina”

 

Non cercare all’interno della propria Amministrazione o delle passate,  nei propri uffici tecnici che non hanno progettato quando vi erano i soldi a disposizione già nelle banche della Regione, ma fare affermazioni come quelle riportate , dichiarando la illegittimità dell’atto di sequestro , definendolo “dannoso e inutile” lascia sbigottiti e increduli.

Con una caratterizzazione errata; con soldi spesi dalla Amministrazione per fare progetti mai partiti; con soldi presenti in Regione per bonificare tutta l’area e mai utilizzati perche' l'ufficio tecnico di Castelvetro NON ha fatto il progetto , e mai ci ha pensato, (i soldi sono stati utilizzati dal comune di  Casalgrande (che ha probabilmente un ufficio tecnico piu' efficiente) ; con programmazione regionale sui SIN che ci pone , insieme alla Sicilia , l’unica Regione che non ha una mappatura dei siti ma che fa un tavolo contaminanti ,  lascia alcune perplessità aperte.

 

Il mondo nel quale viviamo certamente per un abitante di Solignano è Solignano , non finisce alla frattina certamente , ma le falde superficiali hanno portato via per 40 anni , insieme al fiume e al collettore che scaricava dalla ceramica fino al fiume, migliaia di tonnellate di metalli pesanti che sono entrati nel circuito alimentare, come dimostra lo studio dell’Università di Trento in merito alla velocità di trasporto degli stessi in falda superficiale.

 

Il sequestro, atto legittimo, mi dispiace Sindaco , ha lo scopo , dato che Lei è uomo di Legge , di fermare qualsiasi movimentazione del sito fino a quando la Magistratura non dichiarerà il dissequestro , speriamo per la sua definitiva bonifica.

Spiace constatare che quello che è stato un atto violento nei confronti di un fiume al quale sono state portate via le sue piante sia ritenuto una sciocchezza.

 

Prevenire l’allagamento della città portando via, a monte del torrente , le piante d’alto fusto violentando  l’ecosistema naturale , la fotosintesi , i nidi degli uccelli , i selvatici , delegando ad un STB la responsabilità del tutto ed affermando che anche a loro del Sequestro non interessa nulla , non sembra poter essere  ritenuto ininfluente , normale routine di pulizia.

Una brutta pagina del Comune di  Castelvetro in queste poche righe Sindaco, veramente una brutta immagine del primo responsabile della salute dei cittadini. 

 

Dott. Roberto Monfredini

Presidente A.I.F. Ambientinforma

 

Nessun commento:

Posta un commento