Al Presidente della Regione Emilia Romagna
Stefano Bonaccini
segreteriapresidente@regione.emilia-romagna.it
Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna Simonetta Saliera ssaliera@regione.emilia-romagna.it Castelvetro di Modena ,
Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna Simonetta Saliera ssaliera@regione.emilia-romagna.it Castelvetro di Modena ,
7 Marzo 2017
Oggetto : Gratuità dell’assistenza legale per le Associazioni e Comitati legalmente
riconosciuti che si battono sul suolo della Regione Emilia Romagna per la difesa dell’ambiente
e della salute.
Premesso che :
La convenzione di Aarhus citata dal Ministero dell’Ambiente riferisce che :
L’accesso alla Giustizia Il terzo pilastro della Convenzione garantisce il diritto del pubblico a ricorrere dinanzi a un organo giurisdizionale o a un altro organo indipendente o parziale istituito dalla legge nei casi in cui non sia rispettato:
• il diritto di accesso alle informazioni;
• il diritto di partecipazione del pubblico alle decisioni ambientali (in questo caso però il pubblico deve vantare un “interesse sufficiente”, ovvero deve dimostrare di subire o di poter subire gli effetti dei processi decisionali in materia ambientale);
• il diritto ambientale nazionale. Per accrescere l’efficacia di queste disposizioni, la Convenzione prevede che:
“ciascuna Parte provvede affinché il pubblico venga informato della possibilità di promuovere procedimenti di natura amministrativa o giurisdizionale e prende in considerazione l’introduzione di appositi meccanismi di assistenza diretti ad eliminare o ridurre gli ostacoli finanziari o gli altri ostacoli all'accesso alla giustizia”.
“La possibilità concreta di agire in giudizio dona efficacia e concretezza alle disposizioni della Convezione garantendo al cittadino gli strumenti necessari per far valere i propri diritti”
Preso atto che :
La sentenza della COMMISSIONE TRIBUTARIA della LIGURIA del 3 OTTOBRE 2016 , la
quale sentenza si basa sul rispetto della Convenzione di Aarhus (firmata nella cittadina di
Aarhus, in Danimarca, nel 1998 , “ratificata – spiegano i giudici – dalla Repubblica Italiana con la
legge 108 del 2001, e che impegna gli stati membri a prevedere l’adeguato riconoscimento e
sostegno delle organizzazioni che promuovono la tutela dell’ambiente e a provvedere affinché
l’ordinamento si conformi a tale obbligo, specie in materia di accesso alla giustizia.
http://def.finanze.it/DocTribFrontend/getGiurisprudenzaDetail.do?id={9C873F7F-154B-
4D60-A129-A97C25C1260F}
La negazione della esenzione dal pagamento del contributo unificato per atti quali i ricorsi
giurisdizionali finalizzati alla difesa di interessi collettivi diffusi in materia ambientale, porterebbe
ad un evidente contrasto tra il diritto interno e le norme europee di pari rango, in quanto
recepite nella legislazione nazionale, le quali mettono chiaramente in evidenza che il costo dei
procedimenti giurisdizionali sopra indicati debba essere gratuito o non eccessivamente
oneroso”.
http://ambientinforma.blogspot.it/2017/01/gratis-i-costi-di-giustizia-per-gli.html
Vivendo ormai realtà nelle quali la democrazia rappresentativa spesso entra in conflitto con la
democrazia partecipativa ,volta spesso alla tutela e alla difesa dell’ambiente e della salute in una
Pianura Padana che ormai è classificata nel mondo come uno dei siti maggiormente inquinati, ed
il maggior inquinato purtroppo in Europa.
Appurato che :
a) la stessa UE cita le 647000 morti dovute ad inquinamento in Europa nel report del 2016.
b) la nostra Regione ha una percentuale di AIA , AUA , e autorizzazioni pericolose in Regione,
pari a oltre 1200 , classificate soprattutto in 2 Provincie ( Tavolo inquinanti 2012 RER )
c) la presente richiesta si inserisce nel progetto di risanamento della nostra Regione in quanto
solo il rispettoso e rigido accoglimento di tutte le normative in materia ambientale permette
di ottenere quegli obiettivi che la stessa Regione si pone utilizzando anche le forze non
istituzionali nella formulazione di un parere, come la stessa UE ha deliberato.
d) Spesso i Comitati e le Associazioni svolgono un ruolo vicariante delle istituzioni entrando
profondamente nei meandri del sistema legislativo , delle valutazioni di impatto
ambientale , e del parere che deve obbligatoriamente venire emesso ,ma che spesso viene
disatteso , sminuito o eluso , dagli stessi imprenditori.
e) Lo studio di Sentieri dell’Istituto Superiore di Sanità, che classifica il SIN o SIR Sassuolo
Scandiano come responsabile di patologie correlate all’inquinamento da metalli pesanti.
f) Lo studio MONITER che ha messo in luce il ruolo degli inceneritori nel comportare un
incremento statisticamente significativo dei parti pre-termine e dell’aborto spontaneo.
g) Recentemente autorevoli scienziati e riviste del mondo scientifico internazionale , hanno
classificato l’aria della Regione Emilia Romagna come CANCEROGENO. IARC ha
classificato la outdoor air pollution come gruop I ( cancerogeno per l’uomo)
https://www.iarc.fr/en/media-centre/iarcnews/pdf/pr221_E.pdf.
h) La presenza nel distretto Sassuolo Scandiano di BORO nelle falde profonde è ritenuto dal
mondo scientifico e istituzionale della stessa RER , correlato alla presenza di Ceramiche .
i) Abbiamo bacini idrici che raccolgono acqua piovana per percolazione trascinando nelle
falde i pesticidi ed i metalli pesanti presenti in superficie in zone altamente industrializzate .
j) La dimostrazione a VALLE della relazione CAUSA –EFFETTO resta sempre di difficile
interpretazione con NESSI CAUSALI difficili da dimostrare e con tempi lunghissimi nelle
maglie della giustizia, in assenza di REC , Referti Epidemiologici Comunali ,ed in presenza
di REGISTRI DEI TUMORI che rappresentano solo il 30% delle patologie correlate.
k) Valutato che spesso il lavoro svolto da Comitati e Associazioni ha spesso impedito la
nascita di inceneritori che avrebbero violato palesemente le normative , riducendo il
rischio speculativo spesso di una imprenditoria volta esclusivamente al profitto nelle
maglie del RIMBORSO ENERGETICO, disinteressandosi del territorio e della salute dei
residenti oltre che delle coltivazioni e produzioni zootecniche.
l) Appurato che la lotta dei comitati e delle Associazioni ha spesso impedito , e non
trasferito, la realizzazione di inceneritori di RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI , RIFIUTI
ANIMALI , DEPOSITI DI GAS , IMPIANTI CREATI AD ARTE DI CIPPATO
FINALIZZATI ALLA ESCLUSIVA PRODUZIONE ELETTRICA , etcc , e tutto questo
sforzo è avvenuto grazie a volontari che spesso hanno dovuto anche far fronte alle spese
legali con l’autotassazione con il solo fine di fare rispettare le leggi .
m) Appurato che il nostro paradosso è la VALUTAZIONE DEL DANNO a POSTERIORI a
CARICO DEL CITTADINO e non invece la INNOCUITA’ dell’IMPIANTO A PRIORI
sul TERRITORIO e la SALUTE , anche se spesso nelle maglie degli enti autorizzativi tale
impostazione appare, ma spesso viene disattesa in parte ,facendo ricadere sulle Associazioni
la DIMOSTRAZIONE della CORRELAZIONE PATOLOGIE / AMBIENTE / IMPIANTO.
n) Appurato che la delibera di Giunta Regionale 51 di Agosto 2011 non argina il desiderio
speculativo in materia energetica
o) Appurato che la scienza EPIDEMIOLOGICA è una scienza volta alla dimostrazione del
DANNO quando questo è già avvenuto, e si scontra spesso con realtà PRODUTTIVE che
avendo distribuito POSTI di LAVORO necessitano di CONTINUARE AD ESISTERE in
PRECARIE CONDIZIONI spesso di DEROGA , impedendo alla stessa SCIENZA di
diventare strumento di RISANAMENTO del TERRITORIO
Per tutto quanto sopraesposto riteniamo che la costituzione di Associazioni e Comitati ,che si
battono per il rispetto delle regole ,delle leggi e delle norme dello Stato Italiano ,a tutela della difesa
dell’ambiente e delle future generazioni, e che spesso evidenziano, o hanno evidenziato, difformità
tra i giudizi espressi dalle autorità preposte e il semplice rispetto delle normative ,debbano godere
di uno status normativo premiante da parte della nostra Regione in linea con le norme Europee .
Visto che :
a) L’abnegazione del volontariato a difesa del territorio quasi sempre con sforzi economici ha
prodotto risultati positivi tutelando la salute e l’ambiente costringendo questa imprenditoria
al recedere sui suoi passi ,o costringendo gli enti autorizzativi ad accogliere le
osservazioni dei comitati o associazioni in quanto ritenute fondate e giuste .
b) l’ambiente nel quale viviamo debba essere tutelato e debba essere fatto uno sforzo nei
prossimi 10 anni per uscire dalla maglia nera nella quale la UE ci ha inserito in Europa.
c) Solo con lo sforzo collettivo di tutti è possibile raggiungere un obiettivo in linea con i
dettati della UE , insieme agli altri Stati Europei che riescono a convivere con industrie ed
energia pulita .
d) Il rapporto delle forze in campo tra IMPRENDITORIA e ASSOCIAZIONISMO è
sproporzionatamente disequilibrato a tutto vantaggio del mondo imprenditoriale , in
quanto unico tra i contendenti a godere della capacità economica e spesso delle relazioni
economiche privilegiate con enti istituzionali.
e) In sede di contrapposizione spesso si può arrivare al ricorso LEGALE , impugnando una
AIA , AUA , o altro atto autorizzativo , con il solo fine di tutelare la salute e l’ambiente per
le future generazioni in un territorio estremamente compromesso .
f) Spesso il RICORSO LEGALE è esclusivamente volto alla difesa dell’ambiente e spesso
gli stessi presidenti delle Associazioni o Comitati sono genitori che rischiano anche in
proprio per azioni giudiziarie della controparte che spesso ritiene diffamatoria la presa di
posizione contraria al progetto in essere , o minaccia di fare azioni legali .
g) La stessa giurisdizione in materia, tutela la gratuità di molti atti amministrativi, con
esenzioni legali , come riportato dalla presente sentenza , ritenendo che l’attinenza alla
difesa dell’ambiente e della salute sia un atto meritorio e non debba essere oneroso .
Con il solo fine di riequilibrare il sistema dei rapporti , dato che spesso tra le maglie delle
normative le contraddizioni emergono impetuose , a tutto vantaggio spesso della imprenditoria , e
non viene tenuto in debito conto lo sforzo che la Regione Emilia Romagna produce per cercare di
uscire dalla maglia nera che l’Europa ci ha addossato
Siamo a chiedere
1 ) Qualora una Associazione onlus legalmente riconosciuta sul suolo della Regione , o un
Comitato di cittadini , che abbia ottemperato alla identificazione legale, esprimendosi in
difesa dell’ambiente e della salute , in contrapposizione alla volontà di un qualsiasi imprenditore sia
privato che cooperativo, che intenda trarre vantaggio da un progetto che prevede emissioni al suolo,
in acqua e in aria, possano godere di un regime privilegiato di assistenza legale con un
capitolo di spesa a parte che la Regione destina ogni anno nel suo bilancio di previsione
tracciandone i limiti e le destinazioni .
2) Che tale previsione di spesa corrisponde esclusivamente ai dettati legislativi comunitari ratificati
dall’Italia ed ha il solo fine di riequilibrare il rapporto di forze tra i contendenti in materia
ambientale.
3) Che la Regione Emilia Romagna ISTITUZIONALIZZI il comportamento virtuoso dei
cittadini che si raccolgono in una associazione o comitato a difesa del bene comune ,AMBIENTE e
SALUTE, LEGITTIMANDO il loro operato con l’assistenza legale gratuita, che diventa anche
un deterrente per chi si insinua in questo contesto conoscendo il divario di forze in campo di natura
economica.
4 ) Che la Regione Emilia Romagna si impegni a tutelare chi riesce spesso a difendere la salute e
l’ambiente con il patrocinio gratuito delle spese legali in quanto tali spese non possono essere
addebitate a chi non trae nessun utile personale da questo, quando invece esclusivamente il tutto è
finalizzato al benessere collettivo, in linea con i dettati e le convenzioni sottoscritte in sede
Comunitaria .
5) La stessa Regione Emilia Romagna può in questo caso fare riferimento ad un tariffario, in
collaborazione con l’Ordine degli Avvocati al fine di poter pianificare la spesa nel bilancio di
previsione, ed evitando eventuali sforamenti dei tariffari , rendendo l’accesso legale più fruibile per
chi a volte ha le ragioni ma non i mezzi .
Aderiscono a questa richiesta :
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