“Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere.” Italo Calvino
Smog e rischi per la salute: nemmeno rispettando i limiti saremmo al sicuro
Ma da un punto di vista strettamente medico vorrei ricordare che anche il rispetto dei limiti di legge non tutela in modo adeguato la salute perché purtroppo per le polveri sottili, come per altri inquinanti, non esistono livelli al di sotto dei quali non si verifichino rischi per la salute, specie per bambini, organismi in accrescimento ed ovviamente per persone anziane o debilitate.
Deludente e preoccupante la sentenza Solvay di Spinetta Marengo
Mottalciata: Da consiglio comunale no secco a progetto GreenOil
Il sindaco Vanzi: "Abbiamo applicato il principio di precauzione sancito dall'Europa e votato all'unanimità contro l'impianto. E' la fine del piano? La Provincia acquisisce pareri, poi decide".
venerdì 11 dicembre,
E' stato un confronto strutturato, con diversi interventi, quello che si è svolto ieri sera a Mottalciata sulla questione dell'azienda che vorrebbe avviare in paese un impianto per la produzione di bio-liquido, derivante da rifiuti vegetali e animali.
"L'Amministrazione comunale ha permesso a tutte le parti intervenute di esporre i propri punti di vista sulla questione Greenoil, l'azienda proponente - spiega il portavoce del comitato "La salute innanzitutto" Luca Iezzi -. I rappresentanti della ditta hanno illustrato l'impianto che vorrebbero farsi autorizzare. Dopo abbiamo parlato noi, con i risultati di due studi che abbiamo commissionato, specifici per questo impianto. Uno è stato realizzato dal laboratorio 'Nanodiagnostics' di Modena, coordinato dal dottor Stefano Montanari, che è il responsabile scientifico, e l'altro dal medico veterinario dottor Roberto Monfredini, che è membro nazionale del movimento 'Medicina democratica'. Le due relazioni hanno sollevato gravissime criticità sull'impianto, partendo da punti di vista differenti. Il nostro Comitato ha citato anche una nota recentissima, del 4 dicembre, emessa dal ministero dell'Ambiente, sezione rifiuti e inquinamento, nella quale si dice che è impossibile usare come combustibile il grasso animale. Quindi, più chiaro di così".
A seguire, il Comitato ha esposto una serie di osservazioni. "Tutte i nostri appunti sono già stati protocollati in Provincia - prosegue -, in modo che possano essere esaminati prima della conferenza dei Servizi che si terrà lunedì. Ci sono elementi presentati dalla ditta proponente che, secondo noi, contrastano fra di loro. Nel corso della serata ci sono stati gli interventi di Legambiente, con Daniele Gamba, del dottor Piana, incaricato dall'Ordine dei medici, dei rappresentanti del Fondo Edo Tempia, della Lilt, di Lucetta Bellomo di Rifondazione comunista, dei consiglieri comunali e di diversi cittadini. In particolare ha preso la parola un agricoltore, che si occupa di colture biologiche, che si è detto molto preoccupato per l'avvio di questo genere di impianto, in quanto la sua clientela è attenta alla qualità dell'aria e dell'acqua. Abbiamo ascoltato diverse opinioni. E' stato un confronto interessante. Anzi, ringraziamo il sindaco Roberto Vanzi per aver dato a noi, quanto a tutti gli altri, il tempo per esporre le motivazioni".
Questa sera si svolgerà il consiglio comunale di Mottalciata il quale, in merito all'impianto, dovrà rilasciare un parere di fattibilità. Lunedì a Biella si svolgerà la conferenza dei Servizi.
Buon Compleanno AIF AmbientInForma
Elezioni Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Burana
Tracce di cromo esavalente rinvenute nelle muffe sulle pareti della biblioteca comunale di Cecina
Il caso biblioteca finisce in Procura
«Tutti i nodi vengono al pettine, prima o poi – afferma Marchi –. Alla fine del 1989, la Provincia di Livorno ammise, su interrogazione del consigliere provinciale Roberto Nannetti di Democrazia proletaria, che la Lateritalia di Cecina era autorizzata a mischiare all’argilla fanghi al cromo per la fabbricazione di laterizi, pignatte, embrici, mattoni ecc., provenienti dal Consorzio Cuoiodepur di San Miniato in base alla delibera della Regione 9.883 del 31 ottobre 1988. Tutti sapevano quindi, Comune, Ausl, Provincia, che si stava cuocendo e distribuendo sul territorio laterizi al cromo esavalente, un potente cancerogeno. Ma nessuna amministrazione fece niente per fermare questa diffusione di nocività. Questa pratica sconsiderata andò avanti almeno fino al 1993».
L’esponente del movimento di lotta per la salute Medicina democratica indica la prospettiva da indagare. «Oggi la Commissione garanzia e controllo del Comune dovrebbe soltanto ricercare il capitolato d’appalto e le fatture relative alla fornitura dei laterizi occorrenti per la costruzione della Biblioteca comunale, se volesse realmente capire la presenza di cromo nell’edificio, rimuovere la nocività, riaprire la biblioteca, bene comune – sositiene –. Non sarà uno scherzo: si dovrà velocemente valutare se è il caso di demolire la struttura e smaltire le relative macerie come rifiuti tossici o se sia possibile isolare il cromo esavalente e impedire che possa nuocere».