Scopo dell'incontro :
analizzare e portare a conoscenza
della stessa,
le modifiche
avvenute in sede Comunitaria
del nuovo
reg 592/2014
(allego 5 ) che, dal 15 Luglio 2014 , modifica il reg 142/2011
riguardo
la possibilità di incenerire a
mezzo motore endotermico ( MCI) i RIFIUTI di cat 1 , i peggiori nel settore, in
tutto il territorio Europeo , compreso quello italiano .
All'incontro abbiamo portato : le risposte pervenute (
allego 1 ) in ottobre 2014 direttamente dalla
DGSANCO , Ministero della Salute Europeo , dal capo Unità , dott Laddomada ,
dalla dottssa Lidia Costa e dal dott Klemencic , al quesito che era stato posto
per comprendere la legittimità di tale modifiche , e una
ulteriore lettera
(allego 2 ) scritta in risposta per
manifestare la nostra contrarieretà
a tale decisione .
Nelle due ore di colloquio in Regione , si sono analizzati tutti
gli aspetti relativi alle probabili incognite scaturite da questa modifica
legislativa che aprono scenari di dubbia utilità sul piano delle fonti
energetiche.
Innanzitutto occorre
vedere il problema nell’ottica
dei RIFIUTI e non delle fonti rinnovabili!! Cio' perche', dato che come molti sanno il
cat 1 comprende le carcasse di cani ,
gatti , animali da circo , materiale
specifico a rischio BSE etc, non siamo nelle fonti rinnovabili e non siamo
nelle biomasse ma esclusivamente nel settore RIFIUTI., accertato dalla RER nel
21 Settembre 2012 con specifica documentazione del Ministero dell’Ambiente.
Quindi si tratta semplicemente di incenerimento rifiuti al
pari dei rifiuti dei cosiddetti termovalorizzatori .
Analizzando con i funzionari della Regione l’aspetto
energetico del nuovo regolamento approvato e che quindi è
valido dal 15 Luglio di quest’anno, e'
emerso che :
Data una ipotetica massa ad es di 100 kg di cat 1
e trattandola con bollitori, coclee,
centrifughe, silos riscaldati verticali, filtratori, etc con un enorme
dispendio energetico e di acqua ne consegue che :
80 kg diventano CICCIOLI
20 kg soltanto diventano GRASSO che fluidificato diventa
combustibile liquido per il motore di cogenerazione.
I CICCIOLI , chiamati volgarmente in questo modo in quanto
sono la parte più grossolana, sono destinati ad essere insilati , poi
trasportati alla Tampieri di Faenza o ad altro inceneritore per la distruzione
a 1100 gradi
I restanti 20 kg devono essere fluidificati a 80 gradi , entrano nel motore endotermico e
la legge prevede che debbano sostare per 0,2 sec a 1100 gradi o per 2 sec a 850
gradi .
La legge europea approvata ribadisce ancora che i fumi in
uscita debbano essere inceneriti con le medesime temperature sopradescritte ,
con un post combustore che solitamente è a metano, quindi fonti fossili , per
incenerire i fumi in uscita da un cogeneratore che incenerisce rifiuti animali
.
In pratica solo quel 20% di prodotto rifiuto ottenuto da una
massa 100% deve subire un trattamento con fonti fossili per garantire la salute
degli abitanti e dei prodotti attigui all’impianto.
Quindi da una massa 100 iniziale che tratto in toto con un notevole dispendio energetico che
non è inferiore al 50% dell’energia prodotta finale , recupero solo un 20 % che
produce corrente da mandare al GSE , ma a questo devo aggiungere un
postcombustore a fonti fossili per incenerire i fumi in uscita con un saldo
energetico che è certamente deficitario vanificando gli sforzi per recuperare
energia pulita
A questo si associa anche un motore a metano ( fonti fossili
) di cogenerazione che aspira gli odori
nauseabondi per abbatterli all’interno dello stesso in modo da rendere un
trattamento rifiuti animali compatibile con il territorio se possibile .
Dato che tutti i dati tecnici confermano che i motori a
grasso animale sono motori freddi , 500 gradi di T e 750 giri minuti , quindi
non viene ad essere neppure rispettato all’apparenza il primo dettato della
legge ( 850 e 1100 ) , non si riesce a comprendere come sia stato possibile
approvare tale variazione in sede Comunitaria e proprio nel periodo del
semestre Italiano appena iniziato ( Luglio 2014).
L’Europa afferma nella sua risposta al nostro quesito che
trattasi di Appendice alla caldaia a 1100 gradi , a questa risposta abbiamo
formulato le nostre osservazione nella lettera allegata in quanto 4 pistoni
e una caldaia sono cose completamente diverse fra loro , a nostro avviso
avrebbero dovuto fare sperimentazione con EFSA , art 20 del 1069 , e dopo la
sperimentazione e l’eventuale approvazione o bocciatura comportarsi di
conseguenza.
Altro lato oscuro nella risposta pervenuta dall’Europa è
quello che riguarda la frase RENDE
QUASI TRASCURABILI IL PERICOLO BSE, volendo significare con queste parole, che la temperatura di 100 gradi e la filtrazione dello 0,15% e i 3 BAR ,
rendono quasi trascurabile ………, parole che nel settore Veterinario e
soprattutto della BSE ,o mucca pazza
sono INADEGUATE , e si è sempre ragionato con massima attenzione alle
elevatissime temperature per il prione BSE .
Da tenere conto che proprio l’EFSA nel 2009 -2012 ha
bocciato tre progetti di termolavorazione del cat 1 bocciando anche i 16 BAR di
pressione e i 250 gradi
in quanto il principio di precauzione era
superiore alla probabile termodistruzione del prione (
allego )
In merito, il
Servizio Veterinario competente in Regione si è già espresso in ottobre di
quest’anno convalidando invece l’operato dell’Europa nel regolamento 592, e
adducendo che tutti i margini di sicurezza sono stati rispettati per cittadini
ed ambiente
( allego 3 ) .
In sostanza dopo le due ore di colloquio possiamo affermare, confortati anche dalla positiva mail di risposta del prof. Baldi Ugo, che ha
giudicato pertinenti le nostre osservazione all’Europa, massimo esperto in
Italia di sottoprodotti di origine animale , che il colloquio in Regione ha
aperto uno squarcio in merito alla utilità di questa tecnica distruttiva dei
rifiuti animali per vari aspetti :
a) la
normativa cita temperature da raggiungere obbligatoriamente che i motori MCI
non possono raggiungere e cita tempi di permanenza nel motore del combustibile
che in base al n. giri non è possibile realizzare , per questo aspetto i
funzionari della RER hanno deciso di approfondire con una precisa informazione
ingegneristica
b) la
normativa cita l’incenerimento dei fumi in uscita ripetendo
l’obbligatorietà del rispetto con un
post combustore a fonte fossile
c) l’utilizzo
del post combustore a fonte fossile vanifica gli sforzi per produrre
energia da fonti che diciamo essere rinnovabili
d)
sono state richieste dai funzionari altri
chiarimenti in merito oltre a quelli riportati e lasciati in chiavetta , a
supporto la dott.ssa Patrizia Gentilini ha fornito alla RER documentazione che
alleghiamo
( allego 4 )
e) la
stessa RER ha affermato con i funzionari nella mattinata che il saldo zero e la
legge 51 in Regione devono essere rispettate,in questo caso abbiamo ribadito
la proposta di delocalizzare
eventuali impianti di questo tipo in aree non abitate e di nullo impatto
ambientale.
Possiamo affermare che il nostro incontro anche se
avvenuto a 5 mesi dalla richiesta formulata alla stessa Regione ,ha
probabilmente permesso di evidenziare le incongruità, le incompatibilità , e le
gravi carenze di una modifica ai regolamenti sanitari che se applicati aprirebbero certamente
scenari di trattamento rifiuti animali nella Regione con gravi incognite.
Il lavoro svolto da Ambientinforma è stato certamente quello
di informare , non solo i cittadini come ci proponiamo di fare a breve , ma le strutture deputate a questo ,o alla
applicazione delle normative che spesso interessando vari settori ,
dall’Ambiente al Sanitario , ai Rifiuti ,
rende invisibile la intersecazione di questi aspetti ,se non si ha una
visione completa del problema.
Questo abbiamo cercato di fare , illuminare in maniera
completa, una metodologia termodistruttiva che ha molti lati oscuri al fine
di tutelare ambiente e salute.