“Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere.” Italo Calvino

Toscana - Stop al glifosato

comunicato stampa del 1 marzo 2017

Stop Glifosato. Approvata all’unanimità mozione di Si Toscana a Sinistra in Consiglio Regionale. Fattori e Sarti: “Un’agricoltura senza veleni è possibile, applichiamo il principio di precauzione e lavoriamo per sostenere  la transizione agroecologica”.


Stamani il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato all’unanimità la mozione “Principio di precauzione e glifosato” presentata da Sì Toscana a Sinistra. La mozione impegna la Giunta regionale a rimuovere il glifosato da tutti i disciplinari di produzione e ad escludere immediatamente dai premi del Programma di Sviluppo Rurale le aziende che ne facciano uso; a sostenere sul territorio approcci agro-ecologici per migliorare la fertilità dei suoli, diversificare le produzioni, aumentare la capacità di sequestro di carbonio, garantire raccolti adeguati e affrontare il controllo dei parassiti e delle erbe seguendo e monitorando le dinamiche naturali. La mozione impegna anche la giunta regionale ad intervenire presso il Governo per l’applicazione del principio di precauzione a livello nazionale ed europeo, in nome della tutela della salute pubblica, vietando definitivamente e in maniera permanente la produzione, la commercializzazione e l’uso di tutti i prodotti fitosanitari che contengano il principio attivo “glyphosate”.

“Grande soddisfazione per questo voto unanime del consiglio regionale che schiera la Toscana a fianco del grande movimento di cittadini che in Italia e in Europa ha costruito la campagna transnazionale per bandire il glifosato, lanciando l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) oggi in corso”, dichiarano i Consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti al termine della votazione.

“Già nel luglio del 2015 come Sì Toscana a Sinistra avevamo ottenuto, a seguito di una nostra interrogazione urgente, il divieto a utilizzare in Toscana il glifosato in ambito non agricolo: parchi, giardini, campi sportivi, aree gioco per bambini, cortili e aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie. Già allora ci impegnammo a far compiere alla Regione un ulteriore passo avanti e bandire questo erbicida anche in agricoltura. Ad oggi infatti lo IARC, agenzia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e massima autorità globale in campo oncologico, ha accertato che il glifosato è cancerogeno per gli animali ed è un potenziale cancerogeno per gli esseri umani. The Lancet Oncology, la più importante rivista del settore, ha pubblicato uno studio che purtroppo conferma la correlazione fra questo erbicida e il linfoma non-Hodgkin, così come sono già note le correlazioni con le leucemie infantili e alcune malattie neurodegenerative. Sfortunatamente si tratta del diserbante più diffuso in Italia e al mondo e i dati 2016 di ISPRA segnalano che il glifosato e i suoi metaboliti sono i più rinvenuti nei nostri corsi d’acqua”.

“Verificheremo che la Regione, dopo il voto di oggi, rimuova rapidamente il prodotto da tutti i disciplinari di produzione ed escluda immediatamente da qualsiasi premio le aziende che ne facciano uso, evitando di promuovere l’uso di un prodotto così pericoloso. Continueremo ad impegnarci con le associazioni ambientaliste, dell’agricoltura biologica e dei consumatori affinché, nel rispetto del principio di precauzione, siano vietati a livello nazionale ed europeo la produzione, la commercializzazione e l’impiego di tutti i prodotti a base di glifosato”. 

“Il voto di oggi è un voto storico e va nella direzione giusta, quella della necessaria transizione agroecologica. Data la concorrenza nel settore agricolo, occorre anche trovare forme di concreto sostegno per quel mondo che sta abbandonando, per scelta o perchè adesso lo obbligheremo a farlo, l’uso di erbicidi e diserbanti, promuovendo e incoraggiando approcci agro-ecologici privi di veleni che non influiscano sulla catena alimentare, nell’interesse dell’ambiente e della nostra salute”, terminano i Consiglieri di Sì Toscana a Sinistra.

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