“Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere.” Italo Calvino

TTIP la moderna Finlandizzazione

                                              

Il termine Finlandizzazione è l'influenza che un paese potente può avere sulle politiche di un paese più piccolo vicino. Originariamente si riferiva all'influenza dell'Unione Sovietica sulla Finlandia durante la Guerra Fredda, ma può riferirsi anche a simili relazioni internazionali, come l'atteggiamento della Danimarca verso la Germania tra il 1871 e il 1940, e le relazioni tra Taiwan e la Cina dal 2008
 
La meravigliosa serata di informazione del 21 Aprile a Vignola organizzata da libere Associazioni di volontariato , AIF Ambientinforma , Legambiente , ATTAC e  Cittadinanza Attiva ,  alla presenza di sei Sindaci  ( mancavano solo Spilamberto e Castelvetro )   ha illuminato uno scenario nascosto che ci stava passando sopra le teste, ignari del tutto , privati della conoscenza , e ingabbiati in quella massificazione mediatica ormai che le stesse agenzie di stampa pur di sopravvivere accettano supinamente dal datore di lavoro che è sempre più unico .

Perché parlo di Finlandizzazione , perché questo Trattato appare , nella bellissima illustrazione del dott Giannelli dal punto di vista giuridico un aborto di trattato , dal punto di vista Sanitario  mette in discussione il ruolo stesso del controllore, fino a far pensare di chiudere,  a mio  modesto avviso ,le agenzie  Europee di controllo legate alla UE.
La Finlandizzazione non era altro che l’appropriazione di uno stato senza colpo ferire , la Finlandia fu “colonizzata”  con le commesse di Treni , con i cantieri navali , a Turku , città di 200.000 abitanti ,  si osservavano navi russe in cantiere ovunque fino agli anni ‘90.
Alla Finlandia fu chiesto spesso di entrare nella UE prima dell’Euro ma il rifiuto fu sempre netto , in quanto  le commesse Russe mantenevano  a galla l’economia Finnica e non vi  era quindi interesse a cambiare.

Cambia tutto il giorno in cui Gorbaciov decide di abbattere il muro di  Berlino , la Russia revoca le commesse , la guerra fredda scompare , la Norvegia non è più un problema con le sue basi missilistiche NATO , i 2000 km di confine con la foresta rasata per 20 km in larghezza tornano ad essere un semplice confine naturale.
La Finlandia chiede di entrare nella UE attraversando il momento più brutto della sua storia con tutta l’economia che crolla , tutti i negozi chiudono ,  ma la voglia di riscatto fa nascere grandi aziende che diventeranno in pochi anni  ( Nokia ) punto di riferimento mondiale , il paese si è riappropriato del proprio “io “ e si è liberata della finlandizzazione .
Il cosiddetto trattato TTIP appare oggi , ascoltando la relazione del dott Giannelli proprio come un processo di Finlandizzazione dell’Europa o di una parte di essa giocato da attori che nulla chiedono ai cittadini, in pratica  se vogliamo fare una similitudine nel TTIP  gli USA recitano il ruolo della RUSSIA, quindi del Finlandizzatore, e l’Europa pare essere la Finlandia , cioè il Finlandizzato, ma in questo caso l’Europa  essendo fatta di vari Stati delegherebbe in questo Trattato il ruolo soccombente solo agli Stati  con alto indebitamento  pubblico e quindi facilmente ricattabili , in pratica il sud Europa , culla della cultura agroalimentare.

Due anni fa l’Europa certificò in un bellissimo report  che il potere lobbystico in Europa e la potenza delle lobbyes  nelle Commissioni, che non sono altro che i Ministeri,  hanno  la possibilità di influenzare le scelte politiche tecniche economiche in materie importantissime  anche in ambito sanitario , era un vero mea culpa senza ritorno e senza soluzione .
Se da un lato l’Europa approva una nuova ,ad esempio, regolamentazione in materia di VIA, Valutazione di impatto ambientale , con la massima trasparenza possibile , spostando pesi decisionali sui cittadini per una strada da costruire , un inceneritore , o altro , e dall’altro lato oscura un trattato di questa rilevanza secretandolo fino all’inverosimile , ammettendo il potere lobbistico esercitato dalle multinazionali , ne esce un quadro di questa Europa a pezzi ,  almeno in questo campo delegittimata.

La stessa Commissione Ambiente della UE , l’ENVI pochi giorni fa ha chiesto lo stralcio di 5 punti  dal trattato TTIP, tra cui Ormoni , OGM , Aspetti Sanitari etccc , ma non pare che l’Europa abbia accolto ad oggi questi stralci

Le ombre sugli esperti

L’attuale sistema di autorizzazione, insomma, non verrà sostanzialmente intaccato. Però, adesso la Commissione è riuscita a bypassare il blocco continentale agli organismi geneticamente modificati che era derivato dallo stallo che per anni ha regnato nel Parlamento Europeo. Ora saranno i singoli Stati a doversela vedere direttamente con i lobbisti delle multinazionali, oltretutto senza poterli contrastare con strumenti efficaci. Lo dimostra il fatto che non potranno imporre divieti basati su motivazioni ambientali o sui rischi per la salute. Questi aspetti resteranno tutti in capo all’EFSA. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha un ruolo chiave nell’autorizzazione di migliaia di prodotti (OGM, pesticidi, additivi alimentari, prodotti nanotecnologici), ma è un organismo inquinato dalle lobby dell’agroalimentare. Un report del CEO (Corporate Europe Observatory), nel 2013 denunciava che 122 dei 209 scienziati nei panel scientifici dell’agenzia ha legami diretti o indiretti con le industrie che deve regolare. I presidenti dei gruppi di lavoro  hanno tutti (tranne due) conflitti di interesse con le aziende, così come 14 vice presidenti su 21.
Con queste premesse, non risulta difficile credere alle anticipazioni del Guardian: il giornale inglese, qualche giorno fa, ha annunciato che 17 nuovi prodotti OGM stanno per essere commercializzati nell’Unione Europea. Cosa sarà in grado di fare per contrastarli il nostro Paese?

(Di Francesco Panié – da Rinnovabili.it) – La proposta di revisione delle procedure di autorizzazione degli OGM è arrivata. L’ha pubblicata la Commissione Europea sul proprio sito web, e non contiene buone notizie. Secondo quanto già emerso a marzo, una volta che un OGM è autorizzato per l’uso in Europa come alimentazione umana o animale, gli Stati membri avranno la possibilità di decidere se consentire o no che venga usato nella propria catena alimentare. In gergo, queste possibili deroghe alla normativa europea si chiamano misure di opt-out. Sembrerebbe, a prima vista, che l’Unione rinunci a parte delle sua sovranità per lasciare ai suoi componenti la libertà di scegliere in autonomia se coltivare o meno gli organismi geneticamente modificati sul proprio suolo. Tutto bene, dunque? Nemmeno per sogno………………..

A questo punto ci si chiede se per un incremento ipotetico del PIL di un 0,4 % al 2027 , sono valutazioni che fanno ridere i polli , ne valga proprio la pena di mettere gli Stati nel rischio di essere denunciati dalle Multinazionali perché rifiutano un prodotto considerandolo dannoso per la salute sul loro territorio , ma che il TTIP ha invece inserito nell’elenco dei prodotti commercializzabili e quindi  non da escludere .
Pensiamo solo alla nostra cultura dell’Agro alimentare , alle lotte per la BSE , a quelle degli estrogeni nei vitelloni da carne, e da carne bianca , alla separazione dei sottoprodotti in 3 categorie fino ai rifiuti veri e propri del mondo animale.
Circa un anno fa venni in possesso di una lettera di un personaggio di spicco del mondo delle multinazionali nella quale lettera si auspicava la macinazione dei coccodrilli per ricavarne energia importandoli dal Sud America, si ridicolizzava l’utilizzo separato delle tre categoria di sottoprodotti in Europa  , adducendo il fatto che in altre parti del mondo (USA ) tale suddivisione ( opportuna ),non avviene , e asserendo che in fin dei conti il  cosmetico fatto con rifiuti animali vi arriva egualmente anche a casa vostra .

Il bellissimo intervento del Sindaco di Savignano , Caroli , alla serata  del 21 , ha rimesso finalmente in moto quel motore che è tipico della nostra cultura contadina ,nella quale si formulano domande precise dalle quali si esigono risposte precise , ma si è compreso soprattutto che a rischio sono i nostri prodotti , la nostra economia e la nostra salute .
Prima di essere quindi Finlandizzati , o colonizzati come dice Caroli , occorre vendere cara la pelle , non abbiamo aziende agricole da 200 ettari come quelle americane ma sono di 10 ettari e non potremo mai competere sul terreno della quantità ma solo della qualità , abbiamo l’arte come gene nel sangue circolante e con l’arte abbiamo creato cultura nel mondo , anche nell’agro alimentare e non solo nella pittura , quindi  l’informazione è il primo passo per modificare lo scempio legislativo che sta avvenendo .



Il Presidente        Roberto Monfredini          


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