“Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere.” Italo Calvino

IARC, valutazione di cancerogenicità di cinque pesticidi organofosforici

Lo IARC (Centro Internazionale per la ricerca sul cancro dell’OMS), il 20 marzo scorso, ha pubblicato l’aggiornamento della classificazione di 5 pesticidi. Sono un erbicida (glifosate) e due insetticidi (malathion e diazinon) dichiarati probabili cancerogeni per l’uomo e inseriti nel gruppo 2A e due insetticidi (parathion e tetrachlorvinphos) riconosciuti come possibili cancerogeni umani e inseriti nel gruppo 2B.

Nel mese di marzo 2015 un gruppo di lavoro composto da 17 esperti provenienti da 11 Paesi si è riunito a Lione nella sede dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (IARC) per valutare la cancerogenicità per l’uomo di cinque pesticidi organofosforici ampiamente usati nell’industria agrochimica.

Il gruppo di lavoro ha valutato che due delle sostanze chimiche (tetraclorvinfos, parathion) sono possibili agenti cancerogeni (classe 2B) e tre (malathion, diazinon e glifosato) sono cancerogeni probabili (classe 2A). Per questi ultimi l’evidenza limitata nell’uomo era accompagnata da evidenza di cancerogenicità nell’animale e danno al DNA (malation e diazinon).

Il glifosato è il diserbante più usato al mondo che da solo genera un fatturato annuo stimato di 6 miliardi di dollari. La notizia è di particolare interesse per la Monsanto, l’azienda multinazionale che nel 1970 ha portato glifosato sul mercato con il nome commerciale Roundup.

Una sintesi della valutazione finale insieme a un breve razionale del lavoro è stata pubblicata online sulla rivista The Lancet Oncology. Una valutazione completa sarà disponibile attraverso il volume 112 delle monografie dello IARC.

Fonte: AIE

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