“Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere.” Italo Calvino

Iarc: "L'amianto ingerito è cancerogeno"

Bologna. “L’ amianto ingerito è fortemente cancerogeno”.  Con queste parole che non lasciano spazio al dubbio l’International agency for research on cancer (Iarc) mette la parola fine sulla diatriba tra scienziati e oncologi riguardo la pericolosità di tumore in caso di amianto ingerito.

Nel rapporto dello Iarc si legge che l’ingestione di amianto è considerata “esposizione primaria” al pari dell’inalazione (capitolo 1.5, pagina 225). A questo proposito sono riportati gli esiti drammatici di un test su topi che hanno ingerito amianto (capitolo 3.6 pagina 273). Su 75 cavie che hanno ingerito amianto, 18 si sono ammalati di tumori vari dopo pochi mesi.

Il rapporto conclude affermando che “esistono prove sufficienti per la cancerogenicità di tutte le forme di amianto per l’uomo. Provoca il mesotelioma, il cancro del polmone, della laringe, e dell’ovaio. Inoltre sono state osservate associazioni positive tra l’esposizione a tutte le forme di amianto e cancro della faringe, stomaco, colon-retto Esistono prove sufficienti negli animali per la cancerogenicità di tutte le forme di amianto. Tutte le forme di amianto sono cancerogeni per l’uomo”.
Grande soddisfazione è stata espressa a Bologna dai consiglieri comunali del Movimento 5 stelle, Massimo Bugani e Marco Piazza, che da anni si stanno battendo per la rimozione delle tubature dell’acquedotto pubblico di Bologna dopo avere assistito alla proiezione del documentario sull’ acquedotto in amianto di Giuliano Bugani e Daniele Marzeddu, “H2A”.
“Come Movimento 5 stelle abbiamo discusso, fatto un piano di bonifica, richiesto un’istruttoria pubblica, proposto ordini del giorno con l’intento di non creare il minimo allarmismo ma di invitare tutti alla massima precauzione e attenzione nei confronti di un. Anche nella recente istruttoria pubblica del 2 dicembre 2014 abbiamo sentito esperti affermare: ‘Non esistono prove della pericolosità dell’ingestione dell’amianto’.  Ora però leggendo il rapporto dello Iarc possiamo sostenere che le fibre d’amianto presenti nell’acqua (oltre al fatto che si possono respirare lavando i pavimenti o asciugando i panni) sono pericolose anche se ingerite. E da oggi non accetteremo più sottovalutazioni del problema. In questi anni le morti per tumore stanno diventando una vera pestilenza e a questo punto l’ingestione dell’amianto è una delle cause. Chiediamo che nel piano di bonifica dell’amianto si preveda  la rimozione completa delle tubature in cemento amianto e che i materiali vengano inertizzati e riciclati con le moderna e redditizie tecniche.

Il fatto che Hera abbia perso l’occasione epocale del rifacimento dell’arteria principale di Bologna per sostituire la conduttura in cemento amianto (limitandosi ad allacciamenti e attraversamenti) è una segnale inquietante di quanto si sia indietro su questo tema e di quanto lavoro ci sia ancora da fare”.

Il documentario di Giuliano Bugani e Daniele Marzeddu, “H2A” realizzato nel 2012 e presentato nel 2013, mette in evidenza la pericolosità e la certezza della cancerogenicità della fibra di amianto ingerita attraverso l’ acqua potabile. Ma a parte i consiglieri del M5S di Bologna, il documentario è stato ignorato da tutta la stampa locale e nazionale. Solo Il Mattino di Napoli e alcune radio libere, tra le quali Radio Onda Rossa di Roma e questo giornale online ne hanno parlato.  Successivamente il documentario è stato caricato in rete dal collettivo Indygroundfilm, rendendolo visitabile gratuitamente da tutti.



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